Agliano

Agliano (1030 mt. s.l.m.) è la frazione del Comune di Campello sul Clitunno localizzata, assieme a Pettino, a quota maggiore (1083 metri) lungo lo spartiacque montuoso che separa la Valle Umbra meridionale dalla Valnerina.

È un suggestivo castrum (borgo fortificato) della montagna, sviluppatosi sulla fine del XIV sec. e posto a breve distanza dalla via della Spina, in posizione di grande bellezza paesaggistica. Appartenuto a Spoleto, è passato al Comune di Campello sul Clitunno nel 1860.

Le abitazioni conservano caratteri medievali con portali cinquecenteschi, antiche torri colombaie e molte finestre in pietra.

La bella chiesa in stile romanico del XIV sec., intitolata a San Pietro, conserva tracce di murature in conci regolari sul fianco destro. Numerose tracce di affreschi sono visibili sotto l’intonaco, decorato a stampino, che riveste le pareti.

All’Archivio di Stato di Spoleto sono conservati i suoi Statuti Comunali del XVI secolo, tra i più antichi e importanti della zona.

La scarsa popolazione residente (attualmente 8 abitanti ma nel 1950 contava circa 150 abitanti) è dedita all’allevamento di bestiame ed alla pastorizia.

Dalla via della Spina e per le strade montane è possibile effettuare escursioni sbalorditive per la bellezza dei luoghi. Ci si può sbizzarrire nei percorsi di trekking, tra pic nic all’aria aperta e passeggiate in mountain bike.

Acera

L’abitato di Acera (972 mt. s.l.m.) nasce nel 1296, quando il Comune di Spoleto fece edificare nei monti sopra Campello un castrum fortificato. L’abitato attuale, di notevole bellezza, conserva molte tracce della struttura medievale con torri e tratti di mura.

Accanto alla principale porta di ingresso si trova la chiesa intitolata alla Madonna, decorata con affreschi del XIV sec.

Poco distante vi è la chiesa di San Biagio (XV sec.), con alcuni tratti di mura romaniche e affreschi votivi medievali.

Interessante il complesso del XVIII sec. con torre poligonale, posto sulla strada di accesso principale e residenza dei Prioreschi, che furono una delle famiglie più influenti del piccolo centro. La struttura fu realizzata inglobando due torri, una trecentesca, di pianta rettangolare, e una cinquecentesca a pianta pentagonale.

La vecchia scuola ospita il centro comunale di documentazione sulla transumanza,

l’antica tradizione dei pastori che, ogni anno, si spostavano dalle montagne fino alle pianure laziali.

Meta ideale per chi ama il trekking e l’escursionismo in una delle zone più incontaminate e suggestive dell’Umbria verde.

A Passo d’Acera, lungo la via della Spina, la tappa enogastronomica è un appuntamento da non mancare.

Pettino

Pettino (1074 mt. s.l.m.) è la frazione abitata alla maggiore altitudine del territorio di Campello, lungo lo spartiacque montuoso che separa la Valle Umbra meridionale dalla Valle del Fiume Menotre.

Presenta in cinque agglomerati di case: Colle, Palazzo, Castiglione, Fiorenzuola e Bregnole. A monte del paese è ancora possibile scorgere pochi resti di un antico fortilizio medievale.

Punto d’incontro dei vari abitanti è da sempre la Chiesa dei Santi Quirico e Giuditta in stile romanico con tre altari: quello centrale dedicato ai Santi a cui è intitolata la chiesa, l’altare di sinistra a Sant’Antonio e quello di destra alla Madonna.

Il territorio è zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) per il suo eccezionale valore naturalistico, per la varietà della fauna e una flora che si connota principalmente per la presenza di una estesa lecceta mista con caducifoglie tra le più belle dell’Umbria.

Le montagne intorno a Pettino sono senz’altro le più suggestive e maestose in tutta la zona della valle umbra sud. Luoghi unici per escursioni mozzafiato tra i monti Serano (1426 mt. s.l.m.), Carpegna (1334 mt. s.l.m.) e Vergozze (1331 mt. s.l.m.).

La lepre, il tasso, il cinghiale, l’istrice, la volpe, la martora sono gli animali che popolano queste vette, sorvolate ancora da falchi, poiane e da maestose aquile.

Dal XV sec. è sede dell’Università Agraria di Pettino.

Degustare il tartufo, gli arrosti e la cucina tipica a Pettino è una tappa obbligatoria per ogni visitatore.

Spina

Nella zona di Spina sono presenti due frazioni, Spina Vecchia e Spina Nuova che sorge sopra le rovine di un vecchio castello sorto tra il XII e XIII sec. di cui, tuttavia, non è più visibile traccia alcuna.

L’abitato di Spina Nuova si trova nella stretta valle che percorre l’antichissima strada che da Spoleto conduce a Sellano e in Valnerina.

Negli Statuti comunali di Spoleto del 1296 emerge la rilevanza che ebbe la frazione nel periodo ducale, tanto che ne furono signori i conti di Campello che vi si ritirarono ad abitare dal 1410 al 1438.

Nell’attuale abitato di Spina Nuova si trova la chiesa parrocchiale, con struttura a capanna, dedicata ai Santi Marco e Lorenzo, edificata probabilmente nel XVsec.

Recentemente gli affreschi hanno subito un accurato restauro.